A PESCARA IN PIAZZA DELLA RINASCITA (PIAZZA SALOTTO) DALLE ORE 9.00 ALLE ORE 24.00 DEL 17 SETTEMBRE 2015

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regia Fiore Zulli (Teatro Simurgh)

direzione canto e costumi Carla Robertson (Teatro Simurgh)

disegno e progettazione spazio scenico Walter Zuccarini (la Casa per le Arti)

produzione e comunicazione (cu_i comunicazione umanistica integrata)

 

Collaborano al progetto attori, musicisti, artigiani, che portano avanti carriere professionali o carriere artistiche e che oggi si mettono alla prova per comprendere il senso di una attività psichica e manuale in cui sia presente l’uomo nella sua essenza fisica e spirituale. Il metodo è presenziare e partecipare a un esercizio utile a esplorare i confini del corpo e della mente. Il progetto sarà di creare un istituto dove poter ripetere questo processo/metodo, una città delle arti intesa prima di tutto come luogo del fare attraverso la presenza.

 

Nota di regia:

In quest’epoca di rapide estinzioni di attività umane fondate su una manualità di tipo artigianale, i valori del lavoro, dell’economia, dell’educazione spirituale e dell’intera convivenza armonica dei popoli, stanno cadendo nel caos dell’oblio. come conseguenza di questa mancanza di sapere manuale – da sempre strumento di meditazione nell’esoterismo di tutte le tradizioni – anche l’arte sta perdendo sempre più velocemente la sua primordiale funzione di occhio aperto all’invisibile, come veicolo che ci traghetta dall’illusione della vanità mondana, al mondo reale della moralità oggettiva che regge la vita interiore dell’essere umano in armonia.

Mossi da queste riflessioni abbiamo riunito un gruppo di artisti di diverse discipline per dare vita ad uno spettacolo capace sia di mostrare il processo artigianale della creazione di opere d’arte, sia di esprimerne contenuti e significati simbolici per mezzo del teatro.

Così pietra, legno, ferro, argilla e altri materiali da essi derivati si incontrano, si plasmano, si trasformano in azione, si riflettono nelle parole di un grande poeta cantore della madre terra, mentre la musica armonizza il tutto in una danza essenziale che culminerà con la creazione, nella pubblica piazza, di un unico mandala di forme e colori, simbolo di conoscenza, coscienza e pace.

Director’s note:

In this age of hasty extinctions of human activities based on a true craftsmanship, the values of work, of economy, of spiritual education and of the entire harmonious coexistence of peoples, are falling into in to the chaos of oblivion. As a consequence of this lack of a handiwork knowledge – which has always been a tool for meditation in every tradition’s esotericism – even the art is losing more and more quickly its primordial function of eye open to the invisible, as a vehicle that ferries us from the illusion of worldly vanity, to the real world of that objective morality that holds the inner life of the human being in harmony.

Moved by these considerations we have assembled a group of artists from different disciplines, to set a performance that could be able both to show the artisanal process of creating works of art, and to express its matters and symbolic meanings through a language of theatre.

So Stone, Wood, Iron, Clay and other materials derived from them, meet, are moulded, are transformed into action, reflect themselves in the words of a great poet, singer of Mother Earth, while the music blends it all into an essential dance that culminate with the creation, in the public square, of a unique Mandala made of shapes and colours, which will stand as a symbol of Knowledge, Consciousness and Peace.

 

 

Fiore Zulli

 

Cartella stampa sul sito web www.danzadimaniparlanti.eu