Il 30 Agosto 2017 il magistrato Ferdinando Imposimato (9 aprile 1936 – 2 gennaio 2018), presidente onorario della Corte suprema di cassazione, impegnato da sempre nella lotta contro la malavita organizzata e il terrorismo e nella difesa dei diritti umani, chiede di poter rilasciare una dichiarazione, un suo messaggio relativo all’abuso di potere che si sta facendo in tema di Vaccini e sul pericolo di ciò che stava avvenendo in Italia e non solo, alla redazione di Themis & Metis, associazione e blog contro la corruzione e per i diritti civili , che accoglie favorevolmente questo suo desiderio. Il magistrato parlava per la difesa in primis degli indifesi, dei tanti bambini i cui genitori sono costretti ai vaccini. L’autorevole magistrato parla chiaramente: il tema non riguarda solo la Salute dei cittadini, il diritto alla salute, ma le libertà inviolabili dell’Uomo. L’intervista è particolarmente illuminante e sembra raccontarci qualcosa che oggi, in piena emergenza pandemia, troviamo nella vita quotidiana, sui giornali e nelle televisioni, nei social: il preludio alla pandemia da Covid19 e, alla base di tutto, questo senso di stranezza dato dal fatto che non possiamo rispondere a tante domande che ci poniamo incessantemente di fronte alle tante decisioni del Governo. Perché dipendiamo dalla comunicazione ufficiale, istituzionale, da quello che vogliono raccontarci, dalla nostra negligenza a voler capire come va il mondo dei potenti e degli interessi economici, che usano sempre, storicamente, le stesse strategie: l’imposizione delle decisioni del governo ai cittadini, la voce grossa di chi ha più mezzi per parlare e la messa a tacere di chi solleva incertezze (è più rassicurante vivere nelle comodità delle abitudini); la paura indotta nella mente di chi ha pochi strumenti critici in modo che, progressivamente, anche le persone che subiscono, fanno il gioco dei politici e dei grandi interessi economici.

 

 

Il 29 luglio del 2017 veniva approvato un provvedimento legislativo a seguito del decreto legge emesso nel giugno 2017 dal governo Gentiloni che imponeva 12 vaccini obbligatori, provvedimento intervenuto da parte del governo in un momento in cui non c’era nessuna epidemia in corso, nessuna malattia che potesse  creare allarme, e che tuttavia venne emanato di punto in bianco attraverso un procedimento illegittimo. Illegittimo perché impone la vaccinazione contro la libertà di scelta dei cittadini (si vedano l’art. 32 della Costituzione Italiana7La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo [38 2] e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana., preparato in particolare da Aldo Moro, e la Convenzione Internazionale di Oviedo del 2000, divenuta legge dello stato nel 2001, che stabilisce il principio di autodeterminazione dei cittadini, per il quale gli stessi devono essere informati della natura dei farmaci e anche dei rischi – le cosiddette “reazioni avverse” – a cui si va incontro sottoponendosi a vaccinazione).  Il provvedimento è inoltre illegittimo perché il governo stesso che ha approvato questa legge, in una situazione patologica del Parlamento, era esso stesso illegittimo (come da pronunciamento della Corte Costituzionale, sentenza n.1 del 2014), in quanto espressione di una legge elettorale per la quale una minoranza del 25% è diventata maggioranza del Parlamento. È un provvedimento illegittimo perché violando l’articolo 32 della Costituzione, non informa i cittadini. Imposimato fa notare che fino al 2014 ci sono state migliaia di reazioni avverse che hanno portato persino alla morte di bambini sottoposti obbligatoriamente a vaccino e che questi dati sono stati totalmente taciuti e nascosti dal governo.

Perché una riforma così importante se quel parlamento poteva fare solo la legge elettorale? Un Parlamento non può fare una riforma che non corrisponde alla volontà della maggioranza dei cittadini.

Questa imposizione dall’alto allora come si motiva? È un provvedimento (Decreto Lorenzin) voluto da grandi gruppi bancari e farmaceutici che hanno fatto pressione sul governo per varare questa legge attraverso un direttore generale che è contemporaneamente direttore generale del Ministero della Sanità, che quindi ha partecipato all’elaborazione del provvedimento legislativo che noi abbiamo dovuto subire, e fa parte della fondazione Glaxo, che è la casa produttrice dei vaccini. Chi ha fatto imposizioni sono gli stessi gruppi massonici e para-massonici come la Trilateral o il gruppo Bildeberg che sono gli stessi gruppi che stanno finanziando questa riforma liberticida che già erano intervenuti per venire battuti clamorosamente il 4 dicembre del 2016 quando il il 60 %  del popolo italiano vota per la difesa della costituzione repubblicana.

Imposimato sottolinea che viene violato un principio fondamentale della Costituzione che è l’articolo 97 , dell’imparzialità e del buon andamento dell’amministrazione8Le pubbliche amministrazioni, in coerenza con l’ordinamento dell’Unione europea, assicurano l’equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico. I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione. Nell’ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari. Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.. In altri tempi, dice il magistrato, tutto questo doveva comportare una incriminazione in atti d’ufficio (come narrava l’art. 324, del Codice penale cancellato dal codice nel 1990). La Glaxo è stata sottoposta a diversi procedimenti in diverse parti del mondo (negli Stati Uniti è stata condannata al pagamento di 3 miliardi di dollari a seguito di patteggiamento per evitare il processo penale; così in Cina e nei paesi dell’America Latina) e resta responsabile di fatti di estrema gravità. In attesa di un processo penale bisognerebbe intervenire per la salute di tanti ragazzi fino ai 16 anni costretti al vaccino. La cosa che fa notare Imposimato è che molte famiglie che hanno perso i loro figli o i cui figli sono stati danneggiati, non hanno denunciato per un grande senso di colpa, motivo per cui ci si deve battere prevenendo i danni.

In quel tempo il magistrato si appellava anche agli insegnanti e ai dirigenti scolastici (obbligati anch’essi ai vaccini) che hanno come primo dovere quello di rispettare la Costituzione Italiana, e di giurare fedeltà verso la Costituzione (art. 54), in particolare modo perchè svolgono funzione pubbliche insieme quindi ai governanti, ai parlamentari, ai legislatori, e ai magistrati, che hanno il dovere di rispettare la Costituzione con disciplina e onore. Quindi, se un dirigente scolastico percepisce un contrasto tra un provvedimento legislativo e la Costituzione, come in questo caso, in cui secondo l’art. 34 c’è l’obbligo scolastico fino alla terza media, ma il ragazzo se non è vaccinato non può essere ammesso a scuola, deve ribellarsi. Durante il presidio free-vax a Montecitorio, nel 24 luglio 2017, Imposimato incitava:

Se decideranno di approvare il decreto nonostante la nostra contrarietà, sarà disobbedienza civile. Genitori: non lo dovrete applicare. E non vi preoccupate: non sarete voi, ma loro ad essere contro la legge, perché il decreto è incostituzionale.

Dice (guardate il video per sentirlo dalla sua voce): «non siamo contrari ex abrupto su tutti i vaccini, ma siamo contrari quando non c’è nessuna giustificazione, nessuna informazione, quando non si dice che i vaccini contengono mercurio, procurano autismo, tumori, effetti devastanti incurabili e soprattutto perché le spese peseranno su tutti gli italiani. I vaccini sono gratuiti, ma lo stato deve pagare per i vaccini fatti dalla Glaxo». Inoltre, non è stato dato nessun tipo di spiegazione anche rispetto al fatto che non c’era nessuna urgenza in merito alle decisioni prese. Il decreto per urgenza in questo caso sarebbe la presenza di una epidemia, un pericolo immediato di vita per la popolazione. E i cittadini non sono stati per nulla consultati. Oviedo è stata firmata e violata, contro ogni diritto umano.

La vicenda ha dell’incredibile e siamo arrivati ad oggi. Ognuno di noi dice la sua, come in questo momento, io stessa provo a guardare le cose da più punti di vista, ma rimango comunque colpita dall’opinione di molti medici (ahimè lavoro molto anche sui social) che si esprimono scrivendo o commentando post di loro colleghi in cui  affermano che “personaggi” come Montagnier (Luc Montagnier, Chabris, 18 agosto 1932, Premio Nobel per la Medicina 2008) la devono finire di affermare che secondo loro un virus “non naturale” ma studiato in laboratorio, nel giro di poco tempo vedrà la sua autodistruzione perché “non riconosciuto” dalla natura 9La Stampa ne parla il 21 aprile 2020. Mi verrebbe da chiedere se anche loro, come Montagnier, non abbiano conseguito un premio come il Nobel, o se semplicemente, ai propri pazienti, prima di ogni altra cosa, non insegnino cosa sia il corpo umano, da cosa è regolato e costituito, se riflettano semplicemente rispettando e riportandosi alla mente la complessità che caratterizza l’Uomo e tutto il Pianeta, prima di somministrare farmaci. Ciò che più salta agli occhi è che non c’è accordo, a livello nazionale o internazionale a seguire varie strade anche di ricerca, semplicemente confrontandosi, con apertura e condivisione per perseguire un unico, principale obiettivo che è quello del benessere delle persone in nome di uno sviluppo etico e consapevole.

Personaggi dell’autorevolezza di Montagnier, sempre il Nobel a cui si è fatto riferimento poco fa, insistono che sia il caso di iniziare a integrare la medicina ufficiale con le cosiddette medicine alternative non soggette alle logiche di Big Pharma e di fare riferimento al Principio di Precauzione10precauzione, principio di – Espressione coniata in Germania negli anni 1970 e divenuta di uso corrente alla fine degli anni 1990, in seguito all’esigenza percepita a livello internazionale di definire un livello di compatibilità tra lo sviluppo tecnico-scientifico, necessario al progresso dell’umanità, e il controllo dei rischi e delle minacce associate a tale sviluppo. Si riferisce a un criterio di condotta ispirata alle esigenze di tutela dell’ambiente e della salute umana, animale e vegetale, tenendo conto delle necessità vitali non solo delle generazioni presenti, ma anche di quelle future. In tal senso, esprime l’esigenza etica di riflettere sulla liceità o illiceità di interventi di manipolazione dell’ambiente e della vita resi possibili dal progresso scientifico-tecnologico. Più di recente, il principio di p. ha assunto connotazioni anche giuridiche, legittimando politiche e decisioni normative in materia di sicurezza ambientale, sanitaria e alimentare a livello internazionale, nazionale e locale e trovando progressivo riconoscimento in atti relativi ai più importanti settori del diritto internazionale e comunitario. Fonte Treccani perché possiamo tutelarci da irresponsabili sperimentazioni scientifiche di cui non si immaginano le conseguenze. Si tratta di senso etico e di rispetto dell’Uomo e del Pianeta.

Tutto ciò possa sollevare dubbi in merito alla salute dell’uomo, messa in secondo piano rispetto agli interessi economici e politici dei “grandi”, trova risposte nel ritardo da parte dei governi ad acquisire i risultati degli studi scientifici o aprirsi a forme di tecnologie che risultano meno invasive, scelte che quindi sarebbero ispirate dal Principio di Precauzione. Si fanno leggi per giustificare interessi economici lontani dal senso di emancipazione dell’Uomo a favore della Terra e dell’Uomo stesso.

Eminenti ricercatori in tutto il mondo stanno portando avanti  un Appello Internazionale Stop 5G dalla Terra e dallo Spazio (oltre 200mila forme raccolte in più di 200 nazioni del mondo – qui in italiano) affermando tra i tanti moniti, l’importante esito di immunodepressione e non assorbimento d’ossigeno causato da elettrosmog (oltre che da altre forme di inquinamento), che provocherebbe una sempre maggiore predisposizione ad ammalarsi. Questo appello vuole essere anche un’azione di sensibilizzazione delle masse per educare ad un uso morigerato del telefono, che diventa una potente antenna nelle mani, ahimè, ora, anche dei più piccoli.

La teoria che sostiene l’incidenza del contagio da Covid19 nelle aree geografiche in cui il 5G  è già attivo è attualmente molto contestata (il video del Dott. Thomas Cowan che ha raggiunto 370.000 su YouTube viene censurato il 9 aprile 2020). In Italia, dopo le inchieste di Maurizio Martucci pubblicate su  Oasi Sana (puoi leggerle qui), Gunter Pauli, economista, scrittore e autore di “Blue economy”, attuale consigliere economico del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, scrive su Twitter,  contro parlamentari impegnati nel lancio dell’Internet delle cose e Intelligenza artificiale, incuranti di inviti alla precauzione, appelli di malati oncologici e da elettrosmog, sentenze di tribunale e schiaccianti prove negli aggiornamenti in letteratura biomedica11Maurizio Martucci, “Gunter Pauli, il consigliere di Palazzo Chigi del premier Conte correla 5G e Covid-19: ora basta, pretendiamo verità e moratoria subito!”, da “Oasi Sana” del 22 marzo 2020:

La scienza deve dimostrare e spiegare causa ed effetto. Tuttavia la scienza osserva innanzitutto le correlazioni: fenomeni apparentemente associati. Applichiamo la logica scientifica. Qual è stata la prima città al mondo coperta nel 5G? Wuhan! Qual è la prima regione europea del 5G? Nord Italia.

Il 5G può essere correlato alla diffusione del Covid-19. Dire che la nostra salute è compromessa dalle onde elettromagnetiche si può. Gli studi scientifici ci sono. La fibra non interessa alle grandi compagnie telefoniche e ai governi che avvallano l’uso dell’emissione satellitare delle onde elettromagnetiche tramite il 5G.

Ma come è possibile parlare di rispetto del Pianeta se ormai non siamo più in grado di rispettare noi stessi? Di vivere autonomamente, senza dipendere dalla connessione ad una rete che dimentichiamo sempre, è quella delle onde elettromagnetiche, che ci consentono sì, di rimanere in contatto con il mondo, ma in un infinito universo intertestuale dove solo una grande coscienza critica può evitare di annegare? Se qualcuno ci dice che usare il cellulare ‘fa male’, facciamo prima a dire che ‘non è dimostrato’. Chiediamoci perché nella vita siamo costretti a vivere situazioni come questa quarantena. È un’esperienza che può aiutarci a ristabilire delle priorità, a capire che scelte stiamo facendo nella vita. Ci può aiutare a vivere solidarmente, come raramente facciamo. Ormai il virus c’è e bisogna evitare il contagio, ma lucidamente, non voltiamo la faccia sempre verso quello che è meno impegnativo! Perché dobbiamo aver cura di noi stessi, dei nostri vicini e del Pianeta. Le logiche di potere, a tutti i livelli, portano malattie e pandemie.

Riportiamo sempre alla nostra mente l’art. 32 della costituzione italiana:

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività […]

Proprio in questi giorni (23 aprile 2020) è stata “istituzionalizzata” l’ingerenza dell’industria farmaceutica nelle politiche sanitarie che si occuperà non solo della formazione dei futuri medici, ma anche della revisione del sistema nazionale. Il colosso farmaceutico Sanofi (non esente da scandali come nel caso del vaccino anti-Dengue nelle Filippine tra il 2017 e il 2018 leggi qui ) ha siglato un accordo di intesa triennale con la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg) e la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg) finalizzato “allo sviluppo di progettualità volte a formare i medici del futuro” su diverse tematiche cliniche e per identificare “un corretto orientamento in caso di emergenza sanitaria, picchi di gestione di condizioni o patologie stagionali”12 www.quotidianosanita.it. Proprio qualche giorno prima Sanofi e Glaxo Smith Kline hanno firmato una lettera di intenti per avviare una collaborazione per lo sviluppo di un vaccino adiuvato per COVID-19, utilizzando le tecnologie innovative di entrambe le società, per contribuire a far fronte alla pandemia in corso.

Interesse della collettività non equivale precisamente a interesse di pochi individui. Chiediamoci da dove viene Conte, chi c’è nella Task Force che sta gestendo questa emergenza, chi c’è dietro la app anti-coronavirus Immuni. Solo per fare un nome, Vittorio Colao, invitato nel 2018 dal gruppo Bilderberg è l’uomo designato dal Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte alla guida della Task Force per la “Fase 2”, ex amministratore delegato di Vodafone. Mi sembra di sentire le parole di Imposimato e quanto ha sperato di poter portare avanti le sue battaglie in nome della Giustizia.

Quello che possiamo fare – ognuno di noi –  è pensare che tante piccole gocce formano lo stesso mare. Sempre. E guardare con fiducia a ogni singolo gesto, ad ogni nostra azione, seppur lontana da certe logiche, come un monito di pace e apertura verso un possibile cambiamento.